Hai ricevuto la lettera di variazione delle condizioni dalla tua banca? Ecco cosa puoi fare.

Se la tua azienda ha rapporti con le banche, sicuramente ti sarà capitato più volte di ricevere la lettera di “modifica unilaterale delle condizioni”.
Che cos’è?
E’ quella lettera complicata, in genere composta da diverse pagine, con la quale la banca ti comunica che d’ora in poi dovrai pagare di più, in termini di tassi e spese varie.
Forse in passato non ci avevi fatto caso, ma da oggi in poi potrai riconoscerla subito perché deve avere espressamente la dicitura “PROPOSTA DI MODIFICA UNILATERALE DEL CONTRATTO”.
Devi stare molto attento!
In questo periodo di grande difficoltà anche per il settore bancario, questa è un’arma utilizzata di frequente dalle banche per migliorare la propria redditività.
Di fronte a questa lettera, potrai sentirti “DISARMATO”, proprio come succede ad altri imprenditori.
Tutti i giorni sei in trincea, ad affrontare i vari problemi della tua azienda: devi gestire le richieste di sconti sui preventivi che rilasci, i clienti che ti contestano lavori e che poi non ti pagano, i fornitori da pagare, il commercialista che ti dice che domani devi pagare le tasse…
E ora, con una semplice lettera, la banca ti comunica che ha deciso che da oggi vuole guadagnare di più da te.
Certo, se vuoi puoi restituirle subito tutti i soldi, cercarti un’altra banca che ti conceda gli stessi fidi e risolvere così il problema.
Come se al giorno d’oggi fosse semplice!
Forse anche tu, proprio come hanno fatto altri imprenditori, adesso vorresti farmi una domanda:
“Ma lo può fare?”
Si, ma solo a determinate condizioni.
La modifica unilaterale delle condizioni bancarie è prevista espressamente dall’art. 118 del T.U.B. (Testo Unico Bancario) ed è stata oggetto, a marzo 2017, di una specifica precisazione che Banca d’Italia ha inoltrato a tutte le banche (la puoi trovare QUI).
Forse perché qualche banca di recente si è fatta prendere la mano ?
Cerchiamo allora di capire insieme quando la banca, rispettando la normativa, può effettuare modifiche e quando, invece, non le è consentito.
La banca che decide di modificare UNILATERALMENTE le condizioni deve sempre rispettare quanto segue:
- Deve essere espressamente previsto nel contratto che le hai firmato;
- Deve farlo solo in presenza di un “GIUSTIFICATO MOTIVO”, che deve essere espressamente indicato nella comunicazione;
- Non può introdurre nuove spese, ma può solo aumentare le voci di spesa già previste;
- Deve comunicarti la decisione di variare le condizioni con almeno 2 mesi di preavviso rispetto alla data di decorrenza della modifica.
Ovviamente, tu hai la facoltà di recedere dal contratto entro la data di decorrenza delle modifiche, senza che ti vengano applicate le nuove condizioni. In questo caso, però, dovrai rientrare interamente dal debito.
Se ritieni ingiustificato l’aumento, puoi inviare un reclamo scritto alla banca e, in caso di riscontro negativo, potresti rivolgerti all’ABF (Arbitro Bancario Finanziario).
Ma a questo punto, di solito, mi viene posta quest’altra domanda…
“Non posso fare proprio niente?”
Per risponderti, voglio farti capire che cosa succede in queste situazioni dall’altra parte della barricata.
Ho vissuto forse centinaia di “variazioni massive” inoltrate alla clientela durante la mia lunga esperienza bancaria e ti posso assicurare che oltre il 90% della clientela non era attenta alle condizioni che le venivano applicate o non aveva il potere per poterle contrattare.
Ogni volta, però, sapevo che se si fossero presentate alcune aziende per chiedere di annullare l’aumento ( in ogni filiale si contavano sulla punta delle dita), la banca aveva tutto l’interesse ad assecondarle, almeno in parte.
Il primo consiglio che ti posso dare è quello di monitorare sempre le condizioni che ti vengono applicate dalla banca, almeno una volta ogni tre mesi.
Il secondo consiglio che mi sento di darti per migliorare il tuo rapporto con le banche è quello di capire qual è il tuo potere contrattuale.
Vuoi sapere da cosa dipende il tuo potere contrattuale nei confronti della banca ?
DIPENDE DA CHI SEI!
E non intendo che devi essere amico o parente del direttore di filiale.
Puoi approfondire scaricando la guida che trovi qui sotto.
Vuoi sapere come la banca valuta la tua azienda?